• CorteBianca, Doctor Wine e Gilbert&Gaillard

    Si avvicina il tempo della vendemmia e con la raccolta dell’uva arriva anche la stagione della pubblicazione delle guide al buon bere. I primi segnali raggiungono anche CorteBianca.

    Ad aprire sono le pagine della newsletter “Doctor Wine”, (www.doctorwine.it) il  sito di una delle grandi firme del giornalismo e della critica enologica italiana e internazionale, Daniele Cernilli. Il fondatore del Gambero Rosso scrive del nostro Satèn 2008: “Una bella sorpresa dal colore paglierino carico non eccessivo e dai riflessi tenui ma composti. Naso intrigante, con una venatura di clorofilla ed eucalipto che ricorre abbastanza spesso nell'annata 2008; piacevole questa spinta verdeggiante e nervosa che equilibra la nespola e la pesca gialla oltre alla florealità di oleandro e un leggero accenno alla foglia di tè. Accattivante la beva, con un attacco tendente al morbido ma una bella struttura e un connubio acidità-effervescenza che non lo rende mai stucchevole. Gradevole nel finale il ritorno delle note balsamiche”. Valutazione 88/100.

    Con le schede di degustazione  di  “The world wine signature” il volume dei francesi di Francois Gilbert e Philippe Gaillard, consultabile anche on line qui, si passa invece all’annata successiva. Il Satèn 2009 ottiene una valutazione di 86/100, accompagnata da questa nota descrittiva: “Colore oro dorato. Mousse fine e persistente. Naso aperto e intenso sugli agrumi (cedro) avvolti nella panna e le spezie dolci (vaniglia). Bocca fresca e strutturata con un frutto che rimane sottile. Finale netto e neutro. Da servire a tavola”. Stesso punteggio anche per il Rosè, sempre 2009.

    Tutte valutazioni in grado di confermare il livello qualitativo raggiunto dai vini di CorteBianca e come le nostre etichette inizino ad essere conosciute e apprezzate. Non solo dai critici ma anche da molti appassionati della Franciacorta.

  • Ci mancavano solo le api!

    Riportare e mantenere la terra al suo equilibrio, è lungo e difficile. Bisogna attendere il passare delle stagioni, aspettare che gli effetti negativi di quanto è stato fatto in passato scompaiano. Un ecosistema si ricostruisce con pazienza, attendendo e accompagnando i suoi tempi. È quanto abbiamo fatto a CorteBianca, partendo dalle nostre vigne. Intorno a loro abbiamo lavorato per ricreare l’antica biodiversità: sono cresciute erbe, fiori, piante. Il bosco che le circonda è stato pulito e ha ripreso vigore. E oggi a CorteBianca arrivano le api. Le abbiamo poste, con le loro nuove arnie dai colori pastello, sul lato nord dei terreni vicino a roverelle, castagni e bordure di arbusti. Questi straordinari insetti svolgono un ruolo fondamentale nell’impollinazione: sono delle vere guardiane di un ecosistema equilibrato. Sono un sistema d’allarme naturale nei confronti dell’inquinamento e rispetto all’utilizzo di sostanze chimiche di sintesi. Da loro arriverà miele biologico, fioritura dopo fioritura: dal tarassaco all’acacia, alla lavanda, al millefiori e al castagno. Le arnie, per ora, sono quindici. Al loro interno decine di migliaia d’individui lavorano incessantemente. Le api sono già all’opera nei campi, e tra qualche tempo insieme ai vini e all’olio, potremo offrire anche il nuovo miele. Naturalmente, biologico e naturale.

Crediamo che esista un filo invisibile e forte che, come un antico pizzo, unisce le persone, gli animali, le piante, la storia e la cultura di un luogo in un profondo legame di armonia.

Filosofia CorteBianca Filosofia CorteBianca

Produrre vino in modo naturale è per noi seguire gli intrecci di questo filo, a partire da un angolo di Franciacorta, con il sogno di preservare e difendere un microcosmo, nel rispetto della sua natura e della sua anima.

Filosofia CorteBianca Filosofia CorteBianca

Intorno a questo concetto ruota tutta la filosofia di CorteBianca. Dalle tecniche biologiche di coltivazione, alla protezione della biodiversità, fino al recupero della cascina secondo principi di bioedilizia e sostenibilità: ogni scelta compiuta in questi anni testimonia il legame con la terra, con la tradizione e un'antica domesticità, e rappresenta una precisa visione, etica ed estetica insieme.