• Tris di bollicine per brindisi e pasto

    Il nuovo anno si apre con una bella segnalazione di CorteBianca pubblicata sulle pagine del Sole 24 Ore. La scrive il “Gastronauta”, Davide Paolini, nella rubrica in cui indica ai suoi lettori food&wine di qualità e le realtà che li producono. Ci piace il titolo scelto: “Tris di bollicine per brindisi e pasto”.  Un Franciacorta è certamente ottimo per un brindisi o per un aperitivo, ma non dobbiamo dimenticare che è perfetto anche a tutto pasto. Rimane ed è un vino. Spesso un grande vino.  Come tale scelta azzeccata per accompagnare moltissime portate. Infatti, come scrivono sommelier e critici, i nostri Satèn, Rosé e ExtraBrut  si sposano bene con molte portate: salumi, carni bianche, pesci  di mare e d’acqua dolce,  classici frutti di mare e crostacei ed anche con selvaggina da piuma. Insomma, sono  in grado di abbinarsi perfettamente con tutto il nostro pranzo.

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  • Futuro bio per CorteBianca

    Colture biologiche, agricoltura sostenibile ed ecocompatibile. Modelli, dove la natura è protagonista: una risorsa da tutelare e rispettare. Il tema è al centro della riflessione tutta la filiera agricola. È così anche per il mondo del vino, soprattutto in Franciacorta. In molti e ormai da diversi anni hanno scelto questa strada nelle loro vigne. Nessun trattamento chimico, ricostruzione dell’ecosistema, e in cantina vinificazioni rispettose delle uve e delle loro caratteristiche. Risultato: grandi metodi classici, assolutamente tipici di questa terroir. Soprattutto, in grado di entrare con successo nel mercato internazionale, e contribuire all’export del vino italiano nel mondo.

    Di questo parlano due begli articoli usciti oggi sul Giornale di Brescia (leggi qui l'articolo) e sull’edizione cittadina del Corriere della Sera (leggi qui l'articolo) , a firma rispettivamente di Guido Lombardi e Massimiliano Del Barba. Il loro è stato un viaggio attraverso alcune importanti realtà della nostra zona, come sempre seguito ottimamente dal Consorzio della Franciacorta. Quello che fa piacere è che insieme a nomi e realtà importanti – Maurizio Zanella, Barone Pizzini, Contadi Castaldi, Arici – anche Cortebianca sia stata scelta come esempio di quanto sta accadendo in Franciacorta. Una nuova conferma per la nostra “scelta naturale”, quella che cerchiamo di esprimere nei nostri vini.

Crediamo che esista un filo invisibile e forte che, come un antico pizzo, unisce le persone, gli animali, le piante, la storia e la cultura di un luogo in un profondo legame di armonia.

Filosofia CorteBianca Filosofia CorteBianca

Produrre vino in modo naturale è per noi seguire gli intrecci di questo filo, a partire da un angolo di Franciacorta, con il sogno di preservare e difendere un microcosmo, nel rispetto della sua natura e della sua anima.

Filosofia CorteBianca Filosofia CorteBianca

Intorno a questo concetto ruota tutta la filosofia di CorteBianca. Dalle tecniche biologiche di coltivazione, alla protezione della biodiversità, fino al recupero della cascina secondo principi di bioedilizia e sostenibilità: ogni scelta compiuta in questi anni testimonia il legame con la terra, con la tradizione e un'antica domesticità, e rappresenta una precisa visione, etica ed estetica insieme.