Il 7 novembre, sulla Gazzetta di Parma, Andrea Grignaffini  ha dedicato a CorteBianca un articolo che ci ha davvero lusingato. Eccolo:

"Questa è la storia recente di un sogno realizzato. Siamo in Franciacorta e più precisamente a Sergnana a un passo dal lago d’Iseo. I protagonisti sono due giovani coniugi legati a doppio filo dall’amore per la natura e per la terra. Lui è Mauro Franzoni affermato manager che abbandona tutto e compera una vecchia cascina circondata da terreni vocati alla viticoltura. Lei, Marina Tonsi, un’intraprendente architetto votato al recupero di case, ambienti e paesaggi per riportarli ad una nuova attrattiva e avvenenza. Il risultato di questo connubio è «CorteBianca», un’azienda nata nel 2001 che oggi già produce vino di ottimo livello. Il primo passo è stato il recupero di terreni per impiantare vigne di pinot nero e chardonnay, i due vitigni classici della Franciacorta, il tutto all’insegna del biologico, a seguire la ristrutturazione della cascina, anzi come dicono nell’architettura lombarda della «cascina a corte chiusa». E nel 2008, nasce la prima etichetta «Extra Brut CorteBianca», per il prossimo anno sono previste due nuove uscite: un Satèn e un Rosé.

E proprio l’extra brut (5000 bottiglie in tutto) ci ha convinto: sia per la scelta coraggiosa (raro affidarsi di primo acchito a una tipologia estrema) sia per la fattura (ossidazioni controllate, bevuta atipica e intrigante: una bolla dalla spalla acida ma confortata da un frutto sostanzioso, in più un bell’allungo su note leggermente candite e, vista la zona, giustamente amaricanti. La passione per la terra, per la vigna in un contesto di rispetto per l’ambiente, per l’ecosistema naturale, per il legame con la tradizione hanno contribuito a conferire a queste bollicine un’identità unica data da uve di ottima qualità. Così il sogno è diventato realtà.

Andrea Grignaffini, "Franciacorta, sogno d'amore e bollicine", Gazzetta di Parma, 7 novembre 2011.