Colture biologiche, agricoltura sostenibile ed ecocompatibile. Modelli, dove la natura è protagonista: una risorsa da tutelare e rispettare. Il tema è al centro della riflessione tutta la filiera agricola. È così anche per il mondo del vino, soprattutto in Franciacorta. In molti e ormai da diversi anni hanno scelto questa strada nelle loro vigne. Nessun trattamento chimico, ricostruzione dell’ecosistema, e in cantina vinificazioni rispettose delle uve e delle loro caratteristiche. Risultato: grandi metodi classici, assolutamente tipici di questa terroir. Soprattutto, in grado di entrare con successo nel mercato internazionale, e contribuire all’export del vino italiano nel mondo.

Di questo parlano due begli articoli usciti oggi sul Giornale di Brescia (leggi qui l'articolo) e sull’edizione cittadina del Corriere della Sera (leggi qui l'articolo) , a firma rispettivamente di Guido Lombardi e Massimiliano Del Barba. Il loro è stato un viaggio attraverso alcune importanti realtà della nostra zona, come sempre seguito ottimamente dal Consorzio della Franciacorta. Quello che fa piacere è che insieme a nomi e realtà importanti – Maurizio Zanella, Barone Pizzini, Contadi Castaldi, Arici – anche Cortebianca sia stata scelta come esempio di quanto sta accadendo in Franciacorta. Una nuova conferma per la nostra “scelta naturale”, quella che cerchiamo di esprimere nei nostri vini.