Un paio di settimane fa Paolo Massobrio è stato a CorteBianca. Una passeggiata tra le vigne, nella nostra corte, nel nostro orto e naturalmente una degustazione delle nostre tre etichette. La sua opinione sull’avventura di Cortebianca è uscita il 15 maggio sul quotidiano La Stampa, giornale per cui Massobrio cura, ormai da molti anni, la rubrica dedicata ai vini italiani.

Tra le nostre referenze la sua preferita è il Satèn 2009, definito “sapido, armonico e fine, ma con un’anima forte, come una spada”. Ottime le sue note anche sul Rosé, “uno dei pochi veramente piaciuti” a una delle firme più importanti del giornalismo enogastronomico del nostro Paese. Secondo Massobrio è “ricco di bollicine fini, avvolto da note di piccoli frutti, pieno e persistente al palato”.

Ma ciò che più colpisce nell’articolo, è la capacità di Massobrio di cogliere e raccontare ai lettori quello che sta prima e intorno ai vini di CorteBianca: la  ricerca della sobrietà, le vigne, i campi, il rapporto di rispetto e amore per la natura da cui nascono le nostre etichette.

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